La rete tranviaria di Napoli si trova all’interno della città e del comune di Napoli, nella regione Campania, Italia meridionale. In funzione dal 1875, la rete ha assunto dimensioni e vitalità diverse nel corso degli anni, per poi tornare a crescere. Attualmente è lunga 11,8 km (7,3 miglia) e comprende tre linee, note come linee 1, 2 e 4.
La storia
Le prime linee tranviarie di Napoli erano a cavalli, inaugurate nel 1875. Nel 1929, la città di Napoli recuperò varie linee, materiale rotabile e infrastrutture da diversi concessionari, prima di fonderle tutte nell’Azienda Tranviaria Comunale Napoli (ACTN), che era stata fondata nel 1918.
Nel dicembre 1930, la gestione della rete fu affidata all’Ente Autonomo Volturno (EAV), un ente pubblico locale produttore di energia elettrica. Nel 1937 l’EAV divenne concessionario del servizio, ma a causa di varie difficoltà il Comune riprese la gestione diretta dal 1° gennaio 1941, su richiesta del concessionario.
Nel 1947 fu istituita l’Azienda Tranvie Autofilovie Napoli (ATAN) per assumere la gestione dei servizi tranviari. Come in altre città italiane, la rete tranviaria subì una drastica riduzione tra il 1952 e il 1954 a favore delle linee filoviarie e dei veicoli a motore.
I tentativi della fine del XX secolo di far rivivere ciò che restava della rete, come la Linea Tranviaria Rapida progettata per i Mondiali di calcio del 1990, non hanno portato ad alcun risultato. Al contrario, la rete ha subito ulteriori tagli (1998: Piazzale Tecchio-Bagnoli; 2000: Piazza Vittoria-Piazzale Tecchio).
È stato avviato un programma di ricostruzione. Il programma prevede la ricostruzione di alcune infrastrutture e il rinnovo della flotta di tram.
Servizi
La rete tranviaria di Napoli è lunga 11,8 km (7 miglia) e comprende i seguenti percorsi:
- 1 (Via Stadera) – Emiciclo di Poggioreale – Porto (Via Cristoforo Colombo)
- 2 Piazza Nazionale – San Giovanni a Teduccio (deposito ANM)
- 4 San Giovanni a Teduccio (deposito ANM) – Porto (Via Cristoforo Colombo)
A causa di ulteriori lavori di costruzione della stazione della metropolitana di Municipio, la circolazione dei tram in Piazza Vittoria è temporaneamente sospesa.
Per ovviare a questo problema, la città pensò di costruire un capolinea temporaneo, che sarebbe stato situato in via Cristoforo Colombo. Se questo capolinea fosse stato costruito, avrebbe dato accesso ad alcune linee tranviarie abbandonate.
Progetti
Una linea di tram in corso Garibaldi. In testa alla linea il tram tipo Peter Witt n. 975.
È in costruzione un nuovo prolungamento lungo Via Stadera (ex linea 31). Il completamento dei lavori di ampliamento era previsto per la fine del 2009 o l’inizio del 2010, ma è stato ritardato.
Il Piano Generale del Traffico Urbano propone la costruzione di nuove linee tranviarie verso il quartiere di Ponticelli, e lungo via S.Alfonso Maria dei Liguori fino a Piazza Carlo III, il ripristino del collegamento con Mergellina, e una nuova linea, costruita secondo le specifiche della metropolitana leggera, da Piscinola a Villaricca, sul tracciato della ex Ferrovia Alifana.
Se i lavori di tutti questi progetti fossero completati, la rete sarebbe formata dalle seguenti linee:
- 1 Emiciclo di Poggioreale-Piazza Sannazaro
- 2 Via Stadera-San Giovanni a Teduccio
- 2/ Emiciclo di Poggioreale-San Giovanni a Teduccio
- 4 San Giovanni a Teduccio (deposito ANM)-Piazza Vittoria
- Diramazione per Piazza Carlo III
- Linea per Ponticelli
- Linea Piscinola-Villaricca
Materiale rotabile
Alla fine degli anni Settanta, gli unici tram rimasti in servizio erano quelli della serie 951-1054, che erano tram tipo Peter Witt costruiti dalle Officine Ferroviarie Meridionali negli anni Trenta, originariamente come 901-906 (costruiti nel 1930-32, poi rinumerati rispettivamente 1022 e 1050-1054) e 951-1050 (costruite nel 1933-35). Queste sono state ricostruite negli anni ’50 e nei primi anni ’60, con un ammodernamento delle estremità anteriori e posteriori, tra le altre modifiche. Tra il 1976 e il 1980, un totale di 72 esemplari furono completamente ricostruiti, mantenendo i loro numeri di flotta, e le ultime vetture non modificate furono ritirate dal servizio tra il 1981 e il 1984. L’unica vettura rimasta in servizio con la carrozzeria più vecchia fu la n. 1029, che dopo il 1980 fu relegata a mansioni lavorative, non al servizio passeggeri, e fu ritirata completamente nel dicembre 1992.
Flotta attuale
- 22 Ansaldobreda Sirio
- 18 CT139K Tram Peter Witt, la maggior parte costruiti nel 1933-1935 da OFM, riallestiti nel 1976-1980
Depositi
Dei cinque depositi utilizzati dall’intera rete, ne rimane attivo solo uno, quello di San Giovanni, nella periferia orientale di Napoli, a San Giovanni a Teduccio.